Società Autostrade conferma la disdetta dell’accordo con Anpas per i Telepass esenti. Dal 2 luglio le ambulanze e i mezzi di soccorso dovranno pagare il pedaggio.

Le Pubbliche Assistenze scrivono ai Prefetti di tutta Italia e al Ministro dell’Interno per informarli sulla situazione di forte difficoltà che dal prossimo 2 luglio si potrà verificare nell’espletamento dei servizi sanitari sia di emergenza che di trasporto socio sanitario cosiddetto ordinario.

La Società Autostrade per l’Italia Spa ha infatti confermato la disdetta dell’accordo con Anpas (stipulato dal 1999) per il rilascio di telepass esenti in modo permanente senza concedere ulteriore proroghe, decidendo in modo unilaterale le nuove modalità e mettendo così in grave difficoltà le organizzazioni di volontariato che sono quotidianamente impegnate da oltre 100 anni in questo settore e, più in generale, nella presa in carico di ogni cittadino malato o infortunato.

A partire dal 2 luglio prossimo quindi 2962 telepass in dotazione sulle Ambulanze e sui veicoli di soccorso avanzato delle Associazioni di Pubblica Assistenza aderenti ad Anpas saranno DISATTIVATI, oltre a quelli delle Misericordie. Ciò comporterà naturalmente molti problemi e serie difficoltà nei transiti e nell’accesso ai tratti autostradali con particolare riferimento a quelli che non sono presenziati dal personale di Autostrade.

Le ripetute istanze di modifica del Codice della Strada che Anpas, insieme alla Confederazione delle Misericordie d’Italia, hanno rivolto al Governo e, in particolare, al Ministero dei trasporti, confermate con la manifestazione di protesta FERMI TUTTI! del 3 aprile scorso a Roma sono rimaste inascoltate. Si chiede inoltre di equiparare quanto previsto in termini di esenzione del pedaggio per i mezzi della Croce Rossa Italiana (che su questo ha dichiarato il suo pieno appoggio) anche ai veicoli delle Associazioni di volontariato, Anpas e Misericordie, vista la recente trasformazione della Cri, nella sua parte civile, in ente privato.