“Penta pinta pin però” il campo di accoglienza visto con gli occhi dei bambini

“Penta, pinta, pin, però”  è la formula magica che il Mago Lapone ha svelato un giorno nella struttura protetta per l’infanzia Anpas del campo di accoglienza di Amatrice. Le prime quattro parole magiche che i bambini hanno imparato subito dopo il terremoto del 24 agosto 2016.

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“Penta, pinta, pin, però” sono diventate le parole magiche per raccontare la vita quotidiana del campo di accoglienza attraverso 100 fotografie fatte dai bambini stessi: la cucina, la lavanderia, gli spazi comuni, i volontari, i giochi, le tende, la mensa, i soccorritori venuti da tutta Italia, l’esercito. Un campo d’accoglienza visto dai loro occhi, alla loro altezza, un po’ più in su del terremoto.

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“Penta, pinta, pin, però” è un progetto realizzato con la metodologia photovoice: una metodologia di ricerca-azione che, con la fotografia, consente di attivare i membri della comunità nell’identificare i punti di vista dei bambini e utilizzarli come leva per il cambiamento sociale.

“Penta, pinta, pin, però” è un progetto fotografico itinerante nelle pubbliche assistenze Anpas d’Italia e tra gli enti e le istituzioni che la vorranno ospitare. Le foto scattate dai bambini di Amatrice sono stampate su cartone riciclato Tonki.
Con i fondi raccolti sosterremo il progetto ideato da Anpas “Amatrice a tempo” a sostegno della comunità colpita dal terremoto.

 

Vuoi ospitare la mostra nella tua pubblica assistenza? Invia la richiesta a a.vogliazzo@anpas.org